TITOLO: “Il primo giorno di scuola non si scorda mai”
AUTORE: R.L.Stine
CASA EDITRICE: Mondatori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014
Questo libro appartiene alla collana “Piccoli Brividi” creata nel 1992 dallo scrittore R.L.Stine, i libri del terrore che hanno avuto successo in tutto il mondo.
LA VICENDA: il protagonista di questa “terrificante” storia è Artie, un ragazzo che ha appena cambiato scuola e si sta preparando per il primo giorno.
Appena suonata la sveglia, Artie cade dal letto, si rialza e si mette la maglietta che aveva deciso di indossare già molte settimane prima.
Poi va a fare colazione insieme a suo fratello Eddy, che gli rovescia accidentalmente lo sciroppo d’acero sulla testa rendendogli i capelli tutti appiccicosi, ma Artie, essendo in ritardo, indossa un cappello da baseball e accompagna il fratellino a scuola.
Durante il tragitto, però, un grosso camion passa su una pozzanghera bagnando i pantaloni di Artie.
Lui non si scoraggia, lascia il fratello all’asilo e si dirige verso la scuola.
Lì incontra il preside che viene azzannato da Visibilio, il cane del ragazzo, che lo aveva inseguito.
Finora la giornata è proprio un disastro per Artie, ed anche entrando a scuola la situazione non cambia: colpisce con una pallina da baseball, in piena fronte, il ragazzo più popolare della scuola, Brick; sbaglia classe e rovescia un raro scorpione giù dalla finestra.
La professoressa, stanca di tutti queste disavventure, manda Artie in biblioteca per prendere dei libri.
La libreria si trova nel seminterrato dove Artie, sbirciando nelle porte, trova morti su barelle e lapidi antiche scoprendo dal bibliotecario Blister che la scuola si trova su un cimitero e ogni anno vi è un giorno dove i morti risuscitano per vendicarsi.
Dopo essere stato stranamente misurato da Blister, il ragazzo prende i libri e torna in classe.
È ora di pranzo e suona la campanella, tutti si dirigono verso la sala mensa dove Artie rovescia il pranzo e vi scivola sopra.
Dopo pranzo Brick lo insegue per i corridoi per dargli una lezione, lui scappa ma si ferma improvvisamente prima delle scale facendo inciampare Brick e rompendogli una gamba.
Il preside allora lo convoca nel suo ufficio annunciandogli che aveva ordinato agli amici di Brick di picchiarlo.
Artie esce dall’ufficio del preside terrorizzato, dopo le lezioni del pomeriggio esce dalla classe e trova un amico di Brick insieme a tutta la squadra di football che lo aspettano.
Artie comincia a correre e si nasconde in una stanza nel seminterrato, accende la luce e trova decine e decine di corpi umani ricoperti di garze, ne tocca uno e questo risponde dicendo: “Ciao, io sono Artie!”. Non ci poteva credere.
Ad un certo punto una forte luce lo abbaglia e magicamente si ritrova nel suo letto, chiede che giorno sia alla mamma e lei gli risponde che è il primo giorno di scuola.
Artie pensa che sia stato tutto un sogno ma riaccade tutto quello che pensa di aver sognato, ricominciando la stessa giornata per ben tre volte.
Alla quarta volta Artie si ritrova ancora a scappare dall’amico di Brick ma improvvisamente si trova davanti un’orda di zombie e di suoi cloni. Artie è circondato disperato, alza le mani e si arrende…Volete sapere come va
a finire? A questo punto vi consiglio di leggere il libro!
COMMENTO: a me questo libro è piaciuto molto tranne il finale che non aveva molto senso e che di sicuro non avrei mai immaginato, per il resto la trama è strutturata bene e molto paurosa ma con un pizzico di umorismo, sono rimasto incollato al libro fino a che non l’ho finito!
Pietro Gambazza