Nella casa di una vecchia signora, su una credenza, vi erano due grossi vasi. In un vaso c’erano tanti cioccolatini e nell'altro tante caramelle. I due gruppi avevano molte regole, ma la più importante era quella che i cioccolatini si potevano sposare solo con le cioccolatine e le caramelle solo con i caramelli.
Un giorno, una caramella uscì di nascosto da suo padre, che era il capo delle caramelle, per scoprire posti nuovi nella casa. Lo stesso fece un cioccolatino. Una volta usciti si diressero tutti e due verso la televisione. Il cioccolatino, muovendosi lentamente all'indietro, si scontrò contro un soggetto a lui sconosciuto, era la caramella. Lui la trovò molto affascinante e lei provava lo stesso suo sentimento. Per due minuti non ci fu parola ma dopo un po’ cominciarono a parlare come se si conoscessero da sempre.
Dopo una lunga chiacchierata, il cioccolatino chiese quando si sarebbero potuti vedere ancora e lei disse che il giorno dopo sarebbe stato perfetto. Il giorno dopo si incontrarono e così fu per svariate settimane, giorno dopo giorno, ora dopo ora, e tra i due nacque qualcosa.
Un giorno quando stavano parlando, d’improvviso la caramella baciò il cioccolatino, ora il loro amore era confermato. Questo amore segreto continuò per anni e anni e una mattina decisero di sposarsi, anche contro la legge.
Il prete dei cioccolatini acconsentì a dar loro la benedizione, ma il padre della caramella aveva scoperto la data del matrimonio e si era portato le sue guardie per uccidere il cioccolatino, così una volta giunto in chiesa trovò il prete che stava benedicendo i due, ma prima che il prete finisse la frase, il capo delle caramelle conficcò la sua spada nella schiena del cioccolatino che cadde a terra morto. La caramella sofferente salì su un balcone e, per la tristezza, si suicidò per raggiungere il fidanzato nell’alto dei dolci.
Lorenzo Erpetti