Casa Editrice: Salani
Anno di pubblicazione: 1998
Il libro fa parte di una collana intitolata Brutte Storie, in particolare questo volume parla delle civiltà del centro America come i Maya, gli Aztechi e della conquista del Sud America da parte dei Conquistadores.
Il libro è diviso in capitoli:
- Atroce cronologia azteca
- I misteriosi Maya
- Gli atroci Aztechi
- Mangiare come un azteco
- Giorni aztechi
- Vivere come un azteco
- Gli astuti conquistadores
Nel primo capitolo il libro parla in generale dei popoli che sono vissuti nel centro America come, per l ‘appunto, i Maya.
Il secondo parla della vita e delle usanze dei Maya, ad esempio, come e perché facevano i sacrifici umani o quali erano le loro abitudini.
Nel capitolo intitolato “Gli atroci aztechi”, il libro parla della storia degli Aztechi: un popolo guerriero che si era insediato nel Messico intorno al XIV secolo. In particolare si parla delle leggende della religione azteca, come quella secondo cui, quando un dio si feriva, al posto del sangue gli usciva dal corpo un serpente.
Il quarto capitolo racconta i cibi e le bevande consumate dagli aztechi. Un fatto curioso è che un re nemico degli aztechi gli aveva donato un’isola infestata dai serpenti, infatti il re nemico aveva pensato che regalando quell’isola gli aztechi sarebbero tutti morti a causa dei serpenti. Però non sapeva che gli aztechi ritenevano la carne di serpente una vera prelibatezza...
Il quinto capitolo parla di come si svolgeva un giorno tipico di uno schiavo e di un contadino.
Nel penultimo capitolo si racconta dei costumi, delle usanze e delle feste azteche. Dice anche che per inaugurare un tempio sacrificarono ben 20.000 schiavi.
Nell’ultimo capitolo si parla dell’arrivo in America degli Europei e della resistenza da parte degli aztechi all’invasione europea.
Il libro fa imparare fatti storici con uno stile umoristico e con battute esilaranti, inoltre, è anche illustrato con vignette e piccoli fumetti.
Il libro mi è piaciuto molto, come quelli presenti nelle collane Brutta Geografia e Brutte Scienze.
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